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Programma formativo e dell’attività di ricerca 

a. Il programma formativo del Dottorato prevede fasi di apprendimento strutturato (lezioni specifiche per il dottorato di ricerca, cicli di conferenze e seminari, partecipazione a convegni nazionali ed internazionali) a momenti di formazione laboratoriale, finalizzati all’acquisizione di strumenti teorici e metodologie avanzate per lo svolgimento dell’attività di ricerca.
A seconda dei progetti di ricerca selezionati, i dottorandi dovranno fare riferimento al docente che possiede particolare competenza e interesse rispetto all'argomento della ricerca. Il tutor verrà quindi assegnato al dottorando contestualmente all'attribuzione del titolo della tesi.
Il Dottorato predisporrà attività formative e di ricerca opportunamente mirate. Saranno organizzate conferenze ad invito con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri.
Le attività formative potranno svolgersi sia presso l’Ateneo torinese sia presso le sedi consorziate, sia nelle sedi di frequenza di corsi all'estero certificate dal tutor.

b. L’obiettivo del Dottorato è quello di formare studiosi in grado di accedere alla carriera universitaria e a posti di piena responsabilità in enti pubblici e privati che richiedano indiscussa competenza nei relativi ambiti culturali. La distribuzione tra didattica e attività di ricerca sarà graduata in modo tale da concentrare nel primo e nel secondo anno di corso la maggior parte della formazione alla ricerca, riservando il terzo anno prevalentemente alla redazione definitiva della tesi di dottorato: nel corso del primo anno i dottorandi, assegnato il lavoro di tesi corrispondente al progetto scelto, frequenteranno cicli seminariali riguardanti i principali settori del loro ambito di studio; alla fine del primo anno saranno tenuti a presentare tre relazioni di tipo saggistico e in base a una positiva valutazione delle stesse da parte del Collegio Docenti saranno ammessi al secondo anno.
In base alle diverse tipologie di progetto, potrà essere predisposta per i dottorandi un'apposita scheda utile per certificare le attività svolte in forma di didattica individuale e coerente con le finalità di formazione, qualificante per la vasta diversificazione degli insegnamenti specifici.
Nel corso del secondo anno frequenteranno i cicli seminariali che riguardano argomenti attinenti la tesi di dottorato (e presenteranno relative relazioni ). Nel corso del secondo anno (e se necessario anche durante il terzo) il dottorando effettuerà un periodo di ricerca legato all’argomento della tesi presso un'università straniera convenzionata. Il terzo anno è dedicato alla stesura finale della tesi.

c. In base al giudizio positivo in itinere derivante dalla valutazione delle relazioni e in base al parere positivo del/dei tutors sul lavoro di tesi svolto il dottorando sarà ammesso all'esame finale di tesi. La proroga potrà essere concessa solo per ragioni non riguardanti la qualità del lavoro svolto.

d. La valutazione finale spetterà alla Commissione, che ovviamente terrà conto della valutazione fornita dai tutors.
Nel periodo formativo i dottorandi, come si è detto, sono tenuti a presentare relazioni scritte su argomenti attinenti l'ambito della loro ricerca. Le migliori di esse saranno pubblicate nelle riviste di settore.
L’ammissione all’esame finale sarà subordinata al raggiungimento dei CFU previsti e all’approvazione della tesi da parte del collegio docenti su proposta del tutor. In caso di giudizio negativo si accoglie la possibilità di proroga, se giustificata dallo stato di avanzamento della ricerca.
Il prodotto finale attesto al termine del periodo formativo è costituito dalla tesi di ricerca, che dovrà presentare caratteristiche di scientificità e originalità, respiro teorico e buona capacità di approfondimento dei fenomeni indagati.

e. Potrà inoltre essere valutata la produttività del dottorando, considerando la partecipazione a ricerche di carattere locale o nazionale, a convegni e seminari presso altre università italiane e straniere, preparando poster, contributi, articoli per pubblicazione. Accanto alle pubblicazioni a stampa (contributi, rapporti di ricerca, cura di atti, voci di enciclopedia, voci lessicografiche), saranno inoltre considerate le nuove tipologie di prodotti multimediali (repertori elettronici, corpora linguistici, siti multimediali).

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 13/06/2019 10:40
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